Quello delle strade di Roma è un discorso sempre molto affascinante in quanto permette di conoscere molti dettagli della storia e dell’evoluzione di una città. In una realtà come Roma, che unisce perfettamente antichità e modernità, questo è un discorso ancora più significativo, che ci permette di scoprire alcuni dettagli particolari della città eterna. Parliamo quindi delle strade consolari di Roma, ovvero quelle vie di comunicazione che, come anticipa il nome stesso, vennero costruite per volontà dei consoli romani. Le vie consolari furono (e in parte lo sono ancora) realizzate sia per scopi economici che militari e da allora la città di Roma è cresciuta intorno a queste strade.
Dal centro di Roma
Una prima curiosità è che quasi tutte le strade consolari presenti in Italia partono dal centro di Roma, ovvero dal Tempio di Saturno posto nel Foro Romano. Lì è collocato il Miliario aureo, ovvero il chilometro 0 di queste vie, che è costituito da una colonna di marmo fatta erigere da Cesare Augusto nel 20 a.C.
Le 7 principali strade consolari romane
Le strade consolari si dividono in principali e secondarie e tra quelle più note che partono da Roma ne troviamo sette (come i colli della città) e sono (in ordine alfabetico):
- Via Appia;
- Via Aurelia;
- Via Casilina;
- Via Cassia;
- Via Flaminia;
- Via Salaria;
- Via Tiburtina.
La Via Appia collega Roma con Brindisi, l’Aurelia arriva a Luni (una località in provincia di La Spezia in Liguria), la Casilina arriva a Santa Maria Capua Vetere, la Cassia giunge fino a Massa, la Flaminia arriva a Rimini, la Salaria porta fino a San Benedetto del Tronto e la Tiburtina va da Roma a Pescara.
Le strade per gli antichi romani
Quando si parla di “strade” per gli antichi romani bisogna anche considerare quello che essi intendevano con questo termine. Infatti è opportuno fare una puntualizzazione. Con il termine strata i romani intendevano le vie interne, mentre con quello di viae le strade extraurbane, tra cui, appunto, le strade consolari di Roma. Oltre a questa distinzione il vocabolario latino dei romani conosceva i termini: actus (le vie dove si poteva transitare solamente a piedi o a cavallo), callis (una piccola strada di montagna), trames (la via che incrociava un’altra via), diverticulum (la strada che si separava dalla via consolare per giungere in una determinata località) e, infine, i cosiddetti bivi, trivi e quadrivi che erano gli incroci delle diverse strade.
Curiosità e particolarità delle strade consolari di Roma
Riepilogando, le principali strade consolari della città di Roma sono: la Via Appia, la Via Aurelia, la Via Casilina, la Via Cassia, la Via Flaminia, la Via Salaria e la Via Tiburtina. Percorriamole, per conoscerne le caratteristiche.
La Via Appia originariamente raggiungeva la città di Capua e dal 190 a.C. fu estesa fino a Brindisi. L’imperatore Traiano fece costruire un’ulteriore prolungamento che giunge fino a Bari, tanto che questo tratto di strada prende il nome di Appia Traiana.
La Via Aurelia prende questo nome dal censore caio Aurelio Cotta che la inaugurò nel 241 a.C. L’attuale prolungamento fino a Luni è postumo ed è stato realizzato intorno alla metà del III secolo a.C.
Anticamente chiamata Via Labicana (perché conduceva alla località Labicum, sita ai Castelli Romani), la Via Casilina è quella che ha la denominazione più recente. Il nome infatti è di epoca medioevale e fa riferimento alla località di Casilinum (il nome latino del porto di Capua), dove questa via terminava.
L’origine della Via Cassia è probabilmente etrusca e si interseca in diversi punti con le altre strade consolari di Roma. L’origine e il nome deriva probabilmente dal console Lucio Cassio Longino Ravilla.
La Via Flaminia risale al 220 a.C e prende il nome dal censore Caio Flaminio che la fece costruire nel periodo che portò alla colonizzazione della cosiddetta “ager Gallicus”, ovvero quella parte di territorio delle Marche corrispondente alla zona dell’attuale provincia di Rimini.
La Via Salaria deve il suo nome al fatto che fu costruita nel tracciato dove anticamente passava la celebre via del sale. Un’altra via molto antica è la Tiburtina; originariamente conduceva fino a Tivoli e dal 286 a.C. fu prolungata fino a Pescara.
Non a caso di dice che tutte le strade portano a Roma.