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Pizza a Roma: un ventaglio di versioni

Pizza a Roma

Chi l’ha detto che la pizza è solo quella napoletana? Certo quella preparata all’ombra del Vesuvio ha un fascino e una tradizione unica, ma anche la pizza che è possibile gustare a Roma non è da meno. Oltretutto a Roma non esiste un solo tipo di pizza, ma girando per le strade della capitale è possibile trovare locande, trattorie e ristoranti che propongono diverse versioni di questa straordinaria prelibatezza.

Pizza fatta in casa

La pizza non è solo un piatto da portare in tavola, ma l’occasione per ritrovarsi con gli amici. “Mangiare una pizza” è diventato nel tempo sinonimo di serate divertenti da trascorrere in compagnia. Un’occasione per rivedersi, ma anche per guardare una partita in TV o, semplicemente, per stare insieme. Oltre ad andare in qualche pub o locale, la pizza può anche essere fatta in casa e gustata comodamente tra le mura domestiche. Per imparare a farlo è possibile seguire una lezione di pizza a Roma e acquisire o perfezionare le proprie abilità. Una volta imparata la procedura per fare la pizza ci si può sbizzarrire nel preparare non solo le pizze classiche della tradizione, ma anche tantissime varianti sfiziose e ricche di sapori.

I diversi tipi di pizza

Come abbiamo già detto chi passa per Roma deve sapere che avrà l’opportunità di gustare diverse tipologie di pizza. Quali? Queste: la pizza romana, la pinsa romana, la pizza tonda al taglio o alla pala. Quando si parla di pizza romana si fa riferimento a un topo di pizza diverso da quella che si è abituati a gustare. È una pizza molto sottile (anche per questo chiamata scrocchiarella) e ha una maggiore digeribilità rispetto alle altre varianti. L’altra grande particolarità di questo tipo di pizza che è possibile gustare a Roma è che, durante la preparazione, il riposo dell’impasto deve avvenire esclusivamente in una cella frigorifera.

La pinsa romana, invece, è un tipo di piatto che è stato recentemente riscoperto e che negli ultimi anni sta ritornando di moda. La particolarità della pinsa è quella di essere realizzata con farina di grano tenero e con una lievitazione lunga che va dalle 48 alle 72 ore. Questo permette alla pinsa di essere molto digeribile nonostante venga spesso preparata e servita con abbondanti condimenti. Il tipo di impasto oggi utilizzato è diverso da quello originario che prevedeva la macinazione (dal latino “pinsere”, ovvero “macinare”) di diversi cereali.

Inoltre nelle pizzerie e nei locali di Roma la pizza può essere trovata sia al taglio che tonda o alla pala. La differenza? Non è solamente una questione di taglio, ma anche di preparazione e di cottura. La pizza tonda è simile a quella napoletana, ma con la differenza d’impasto e di consistenza che abbiamo visto in precedenza.

La pizza al taglio, infatti, nasce principalmente negli anni Novanta e si distingue dalle altre per l’alta percentuale di acqua presente nell’impasto e dalla presenza di una crosticina che, quando viene cotta nel forno elettrico, la rende particolarmente irresistibile. La pizza al taglio è la classica pizza della merenda dei romani che possono scegliere tra tantissimi gusti.

Infine la pizza alla pala. Questa viene cotta sulla pietra refrattaria e ha la particolarità di essere cotta direttamente sulle pale di legno (da qui il nome). È un tipo di pizza molto morbida (anche per via dell’alta idratazione) che si abbina perfettamente a tantissimi tipi di condimento.

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

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