in

Come diventare tatuatore: le opportunità a Roma

Come diventare tatuatore

Si discute spesso sull’arte dei tatuaggi, anche se il più delle volte si prendono posizioni basate più sui pregiudizi o l’assenza di informazioni, che sulla reale conoscenza dei fatti. Tanto che coloro che vogliono diventare tatuatori devono affrontare enormi difficoltà, sia culturali che pratiche e burocratiche. Conosciamo meglio la storia dei tatuaggi, il loro significato e cosa fare per poter diventare un tatuatore professionista che possa esercitare la professione a Roma.

Storia dei tatuaggi: dall’antichità ai nostri giorni

La pratica di segnare il proprio corpo (o quello altrui) è antica come l’uomo e ha avuto nel corso dei secoli profondi cambiamenti. C’è stato un tempo, come quello dell’antica Roma, dove i tatuaggi venivano visti in maniera negativa in quanto rovinavano la purezza e la naturalità del corpo. Per questo motivo in questa fase storia i tatuaggi erano associati o ai barbari (che li utilizzavano anche per incutere timore ai nemici durante le battaglie) o agli schiavi. Questi ultimi venivano segnati con un tatuaggio in modo da indicare che essi non erano persone libere, ma oggetti di proprietà del rispettivo padrone.

Esistono anche altre due categorie di persone che nell’antica Roma potevano essere tatuate: i gladiatori e i disertori. Ai gladiatori era concesso di avere tatuaggi sulle braccia o sulle gambe (ma non sul viso), mentre ai disertori era impresso il marchio di fuggitivo (tatuando la lettera F) per disonorarli e farli apparire a tutti come tali. La prassi positiva di farsi un tatuaggio era diffusa tra i legionari, che imprimevano sulla loro pelle, in segno di unità, il nome della propria legione. A volte capitava che alcuni soldati si tatuassero il nome dell’imperatore o un’espressione che richiamasse il loro amore per la patria.

Come diventare un tatuatore professionista: requisiti e informazioni utili

Oggi per poter esercitare questa professione è obbligatorio, tra le altre cose, seguire un corso per diventare tatuatore a Roma, convenzionato con la Regione Lazio al termine del quale si hanno tutti i requisiti e le competenze per svolgere il lavoro in totale sicurezza.

Talento, passione e dedizione

Senza talento non si va da nessuna parte e anche per quel che riguarda il diventare un tatuatore non ci si può certo esimere da questa legge generale. Fare i tatuaggi è un’arte e un lavoro e richiede sì estro e fantasia, ma anche impegno, dedizione e costante pratica nell’arte del disegno. Un corso per tatuatori si occupa anche di valorizzare questo elemento, perché nulla va dato per scontato ed è fondamentale saper destreggiare penne e matite prima degli strumenti tipici del tatuatore.

Le normative vigenti

Il corso per diventare tatuatore deve investire alcune delle ore di lezione sull’esporre l’importanza e le specifiche della normativa vigente in materia. In Italia non esiste una legge unica, ma ci sono delle linee guida del Ministero della Salute e delle legislazioni valide a livello regionale. Per acquisire i requisiti per diventare tatuatore bisogna seguire il numero di ore di corso previste dalla propria regione (per la Regione Lazio sono almeno 90) e seguire specifiche lezioni dedicate all’utilizzo del dermografo, lo strumento utilizzato per la micropigmentazione.

Quello normativo è elemento fondamentale non solo per diventare tatuatore, ma anche per svolgere l’attività nel rispetto della legge. Bisogna infatti avere competenze in termini di sicurezza igienica, sia sull’uso di sostanze non tossiche per la colorazione della pelle, ma anche per tutte le precauzioni da adottare per evitare la trasmissione di infezioni. È altresì importante, specie per chi opera in autonomia, che l’uso e la manutenzione degli strumenti così come dei locali, sia sempre rigorosa nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.

Arte e tecnica

L’estro e l’abilità artistica di chi vuole diventare tatuatore deve essere poi perfezionata con lo studio e la pratica degli strumenti tipici di questo mestiere. Il tatuatore, infatti, non è solamente quello che realizza le sue creazioni, ma anche quello che disegna i progetti dei propri clienti. Il lavoro di tatuatore può essere svolto sia come libero professionista, quindi con una serie di libertà in più, che come collaboratore di uno studio e quindi con l’obbligo di seguire le indicazioni del datore di lavoro.

Diventare tatuatore è un lavoro a tutti gli effetti che necessita anche di continua formazione. Un aggiornamento costante non solo sulle tecniche di ultima generazione, ma anche per quel che riguarda gli stili e i trend di tendenza.

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *