Il profilo urbano di Roma non è caratterizzato dalle numerose cupole che emergono lungo lo skyline della città; qui è possibile trovare anche tante, tantissimi campanili. Oltre a essere, come indica il nome stesso, i luoghi dove ospitare le campane, rappresentano anche edifici con un importante valore storico e architettonico (oltre che religioso) e anche testimoni del passato della città di Roma e in molti casi punti di riferimento per i romani.
Il campanile più alto: Santa Maria Maggiore
Quello di Santa Maria Maggiore è il campanile più alto della città. Con i suoi 75 metri di altezza, infatti, domina l’intero colle Esquilino sul quale sorge la costruzione. Costruito tra il 1375 e il 1376 è in stile romanico. Fu completato (e rialzato) solamente tra il 1445 e il 1483 quando fu prevista anche la volta a crociera che divide la parte inferiore e il primo piano che ha ragioni prevalentemente statiche. Nel campanile di Santa Maria Maggiore si trovano cinque campane (la più grande è del 1298) e tra esse c’è la celebre Sperduta. Si racconta, infatti, che una pellegrina stava raggiungendo Roma a piedi e, colta dal buio della notte, chiese aiuto alla Madonna. La campana suonò intorno alle 2 di notte e grazie al suo suono la donna riuscì ad arrivare alla Basilica e lasciò una rendita perché quella campana che le aveva salvato la vita continuasse a suonare.
Il campanile più piccolo con la campana più antica: San Benedetto in Piscinula
Quello di San Benedetto in Piscinula, una piccola chiesa nel Rione Trastevere, ha ben due primati: è il campanile più piccolo di Roma e al suo interno ospita la campana più antica della città. Il campanile, in stile romanico e decorato da minuscole bifore sostenute da frammenti marmorei di colori e forme diverse, è minuto tanto quanto la chiesa annessa e al suo interno vi è una campana che fu fusa nel 1069 che ha un diametro di soli 45 centimetri.
Il campanile più antico: Santissimi Quattro Coronati
Quella dei Santissimi Quattro Coronati è una delle basiliche medievali più importanti di Roma anche perché conserva molte delle strutture architettoniche originali. Il suo aspetto è simile più a quello di una torre difensiva (e probabilmente fu impiegato anche a questo scopo) ma la particolarità e l’importanza di questo campanile è quella di risalire – queste le ricostruzioni in base allo stile con cui è costruito e decorato – al IX secolo. Motivo per cui è considerato il più antico di Roma.
Gli altri campanili di Roma
Tra gli altri campanili di Roma merita sicuramente una menzione quello della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme che ha tra le sue caratteristiche quella di ospitare sulla sua sommità una nicchia all’interno della quale è conservata una scultura della Madonna in preghiera. Questo campanile ospita tre campane ed è alto 8 piani ed è costruito in laterizio. L’orologio che si vede è postumo e fu aggiunto solo nel 1719.
Un altro dei campanili più alti di Roma è quello della Basilica di Santa Maria in Cosmedin. È la chiesa vicina alla Bocca della Verità che risulta essere molto elegante anche per via dei sette ordini di bifore e trifore che lo caratterizzano.
Tra i tantissimi campanili di Roma merita una menzione quello della Basilica di San Lorenzo in Lucina. È una struttura a cinque ordini con due piani di monofore e tre di bifore. La struttura è inserita tra la chiesa e l’edificio che una volta ospitava il relativo convento e al suo interno trovano posto due campane.
Un ultimo esempio è quello del campanile di San Lorenzo Fuori le Mura. In laterizio e in stile romanico, il campanile è del XII secolo ha la particolarità di non essere ben inserito nella struttura. Questo perché fu costruito secoli dopo la basilica e inizialmente come torre di una fortificazione.
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