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Roma: i segreti della città eterna

Roma

Parlare di Roma a volte è come raccontare una città che in molti dicono di conoscere pur non essendoci mai stati. Il cinema e la televisione in questo senso hanno fatto un vero e proprio miracolo, ma un conto è la finzione cinematografica e televisiva, un altro essere fisicamente presenti lì dove si è fatta la storia. Perché Roma è anche questo; una località dove gli eventi storici più importanti, non solo antichi ma anche recenti (basti pensare che, almeno per l’Italia, è la sede anche delle principali istituzioni politiche), si sono dati ripetutamente appuntamento.

Tra i numerosi Viaggi in Europa che si possono compiere, quello verso Roma è uno dei più particolari. Non tanto per ragioni qualitativa dei posti da visitare (quella è anche una questione di gusti), ma perché, come dicevamo, Roma sembra di conoscerla pur non essendoci mai stati. Il Colosseo per il Gladiatore, Piazza San Pietro per gli Angelus domenicali del Papa, le vie del centro per le parate militari della Festa della Repubblica, eccetera, eccetera.

Roma è una città ricchissima di posti straordinari, vere perle di bellezza, testimoni di quella storia che qui ha deciso di consacrare alcuni degli avvenimenti più celebri. Ma molta della bellezza di Roma viene anche da quei luoghi che solitamente non entrano (magari anche per abbondanza di concorrenza) nelle cartoline. Posti quasi sconosciuti ai più, ma che possono essere inseriti nel proprio tour nella città eterna. Scopriamo quali sono i principali di questi posti ‘sconosciuti’.

I posti segreti di Roma

Via Piccolomini

Uno dei posti particolari di Roma è quello di Via Piccolomini. Passeggiando su questa via (si trova a poca distanza da Villa Pamphili) ci si trova in linea perfetta con il famoso Cupolone. Ma la particolarità di questa via è che se la si percorre verso la Cupola della Basilica di San Pietro, questa diverrà passo dopo passo più piccola e si ingrandirà, invece, se si percorre Via Piccolomini in senso contrario.

La Casina delle Civette

Se si pensa che Roma sia solo storia antica con monumenti di epoca romana, rinascimentale e cristiana, deve ricredersi. E può farlo andando a Villa Torlonia e trovando la cosiddetta Casina delle Civette, un luogo magico e fantasioso, dalle forme insolite per questa città ed estremamente affascinante da visitare.

Il cortile di Palazzo Spada

A proposito di giochi di prospettive, oltre a quella di Via Piccolomini di cui abbiamo parlato in precedenza, nel cortile di Palazzo Spada si trova una galleria che sembra molto lunga, ma in realtà non lo è. È una particolare prospettiva realizzata dal Borromini che permette alla gallerie di risultare lunga quasi quaranta metri con una statua a grandezza naturale, quando invece si scopre che la statua non è più alta di 60cm e la galleria non più lunga di otto metri.

Il Parco della Caffarella e il Parco degli Acquedotti

Musei, chiese, palazzi, luoghi di interesse; ma Roma è anche una città estremamente verde. Nonostante il traffico possa far pensare il contrario, all’interno della città ci sono spazi molto grandi per passeggiare immersi nella natura. Se Villa Borghese è il luogo simbolo della città di Roma, il Parco della Caffarella (in zona Appia Antica) e il Parco degli Acquedotti (zona Capannelle-Cinecittà) non sono da meno. Si tratta di vaste aree dove camminare, pedalare e correre, circondati da spettacolari prospettive naturalistiche e archegologiche.

Il Giardino degli Aranci

Per contemplare Roma ci sono diverse prospettive e luoghi di particolare interesse che permettono di ammirarne una vista d’insieme. Quella del Giardino degli Aranci (meno nota rispetto ad esempio a quella del Pincio) è una sorta di terrazza sulla città di Roma. Ci troviamo in zona Aventino, a pochi passi dal Circo Massimo e dal Lungotevere, ed è un posto molto visitato ma allo stesso tempo tranquillo dove fare alcuni passi prima di vedersi spalancare davanti a sé uno dei panorami più belli della città eterna.

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

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