A Roma si può avere la fortuna di poter ammirare uno degli effetti ottici tra più belli al mondo, nel caos cittadino, di uno dei simboli più celebri della città eterna.
Ma cosa sono gli effetti ottici?
Sono delle illusioni che ingannano il cervello, facendo apparire una cosa per quella che non è, non dipendenti dalla fisiologia umana.
A Roma ne puoi trovare altre:
- Sulla piazza di San Pietro c’è un posto particolare dove potrai vedere come le quattro file di colonne del famoso Bernini si convertano in una sola.
- Palazzo Spada con la sua fantastica galleria prospettica, ideata dal genio di Borromini, fa apparire il corridoio della galleria lungo almeno 30 metri (in realtà solo 8) e la statuetta di Marte posta alla fine alta appena 60 cm, ma apparentemente più grande.
- Da Palazzo Ferrajoli si può osservare l’incredibile effetto ottico della colonna di Marco Aurelio che sembra camminare.
- Un’altra cupola vi sorprenderà, è quella della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, che in realtà non esiste. Una spettacolare illusione ottica (si tratta di una tela prospettica)
- La più antica illusione si trova nella Villa di Livia (in realtà ora una parte di essa è stata trasportata a Palazzo Massimo) esattamente nel seminterrato della suddetta Villa. Per adornare questo, che doveva servire a ripararsi dal caldo estivo, la moglie dell’imperatore Augusto aveva chiesto immagini che creassero l’illusione di essere all’aperto. Su uno sfondo verde azzurro, sono dipinti alberi, piante e animali. Un gioco di luci permette di rivivere in pochi minuti le diverse sensazioni visive dovute al ciclo del sole nel corso di un’intera giornata.
Ecco “Er Cuppolone”
Sull’antica Via Aurelia nel tratto che va dal Gianicolo a Piazza Irnerio, si deve obbligatoriamente girare a destra e percorrere via Piccolomini, una zona tranquilla e residenziale.
Questa strada punta dritta alla cupola di San Pietro, detto “Er Cuppolone” in dialetto romanesco.
Intanto a ridosso del Cuppolone vi é una incantevole balconata da dove si può ammirare un bellissimo scorcio della città.
San Pietro è la chiesa più famosa del mondo, diamo un po’ di numeri su questa meraviglia architettonica: diametro interno di circa 42 metri e altezza complessiva della basilica, dalla base fino alla sommità della così detta ” lanterna ” oltre 130 metri. Michelangelo Buonarroti vi lavorò fino all’anno della sua morte 1564.
L’accesso alla cupola si ha attraverso la lunga salita a spirale, denominata “lumaca di Sant’Andrea” e 537 scalini che portano fino alla galleria esterna. La Salita a piedi totale è di 551 gradini. E’ possibile salire in ascensore fino al livello terrazzo e poi proseguire a piedi (320 scalini).
Inizia a percorrere via Piccolomini e ti accorgerai che più cammini verso la cupola più questa si allontana, più indietreggi più ti sembrerà grande e vicina.
E ti accorgi che c’è qualcosa di strano perché vedi le persone fare avanti ed indietro sia a piedi che con la macchina.
Ti chiederei, ma che succede? Dovrebbe essere il contrario, quando ti avvicini la dovresti vedere più grande.
Ora ti spiego perché.
Si tratta solo di un gioco di prospettiva e geometria che fanno si che si crei questo meraviglioso effetto ottico, un inganno del cervello insomma, un meraviglioso trucco. Il cervello viene imbrogliato dal nervo ottico che cerca sempre di adattare ciò che vediamo in maniera automatica.
Non solo la prospettiva ci regala questa emozione, ma l’illusione è data anche dalla disposizione degli edifici, dalla loro altezza, da quanto è larga la strada, insomma da una serie di fattori che rendono questo posto unico e magico.
Infatti la “cornice” della strada è determinante per questo pregevole risultato.
Uno spettacolo gratuito di cui puoi godere ogni volta che ne hai voglia.