Di Roma si conoscono tanti pregi, ma anche diversi difetti, soprattutto quelli legati al traffico e allo smog che interessano un po’ tutta la città, ma specialmente le vie del centro. La potenza di questa città è anche quella di proporre, proprio nel cuore di quel caos, luoghi meravigliosi nei quali rifugiarsi e regalarsi una dose di sana quiete e bellezza. Conosciamo l’Orto Botanico di Roma, la sua storia, le sue bellezze e tutto quello che c’è da sapere per raggiungerlo e visitarlo, ma soprattutto viverlo.
Storia dell’Orto Botanico di Roma
L’Orto Botanico di Roma, facente parte del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università Sapienza di Roma, ha una storia antichissima le cui origini affondando all’inizio del 1500. In questo periodo Papa Leone X istituì la cattedra, la prima in questo senso, dedicata all’insegnamento delle piante medicinali e questa è la prima forma di orto botanico romano. Successivamente, complice lo spostamento della residenza papale, l’area venne abbandonata.
Fu un altro Papa, Alessandro VII, a creare un nuovo orto botanico scegliendo il Colle Gianicolo come sede. Solo nel 1883, dopo diversi spostamenti, l’orto botanico trovò la sede attuale, ovvero presso Villa Corsini alla Lungara nel frattempo acquistata dallo Stato Italiano.
Cosa vedere
Oggi l’orto botanico si estende su una superficie di circa 12 ettari divenendo uno dei più grandi d’Italia. Qui è possibile trovare diverse collezioni e varietà naturalistiche provenienti da tutto il mondo. La particolarità e l’importanza di questo luogo è triplice. Da una parte il valore scientifico delle varietà naturalistiche qui conservate, ma allo stesso tempo c’è anche un valore scenografico che consente di rivedere le aree originarie da dove provengono queste varietà e, terzo motivo d’interesse, una bellezza suggestiva che rende l’Orto Botanico di Roma un luogo splendido da visitare in tutte le stagioni dell’anno.
Le collezioni
Tra i motivi d’interesse per cui visitare l’Orto Botanico di Roma ci sono le collezioni di piante qui custodite. È possibile trovare; alberi monumentali, bambù, bosco romano, gimnosperme, il giardino dei sensi, il giardino giapponese, il giardino mediterraneo, l’orto dei semplici, la serra Corsini, la serra monumentale, la serra tropicale, la valletta delle felci, il Vigneto Italia, le palme, le Piante acquatiche e il Roseto.
I giardini
Tra gli ambienti degni di nota dell’Orto Botanico di Roma segnaliamo i numerosi giardini. Dal Giardino Mediterraneo nel quale ammirare le varietà naturalistiche tipiche della macchia mediterranea al Giardino degli Aromi nel quale regalarsi profumi meravigliosi e sorprendenti, passando per il Giardino Giapponese ricco di splendide magnolie, camelie e ciliegi e il Giardino dei Semplici nel quale trovare le cosiddette piante medicinali.
Le serre
All’interno dell’orto botanico sono allestite anche diverse serre. La serra tropicale dove, grazie a un sistema di controllo dell’umidità e della temperatura, viene riprodotta una foresta tropicale, ma anche la serra dedicata alle orchidee o alle piante grasse, uniche e bellissime da conoscere e ammirare.
Info utili
Dalle fioriture estive e primaverili al foliage autunnale, l’Orto Botanico di Roma è un luogo da visitare tutto l’anno cogliendo la bellezza della natura che cambia con il passare delle stagioni. L’Orto Botanico di Roma si trova in Largo Cristina di Svezia 24 ed è aperto tutti i giorni con i seguenti orari: da novembre a marzo dalle 9 alle 17:30 e da aprile a ottobre dalle 9 alle 18:30.
L’ingresso è a pagamento (al costo di 4€) ed è gratuito per i bambini fino ai 5 anni, le persone disabili e i rispettivi accompagnatori e per gli insegnanti con i gruppi scolastici. Non è necessaria la prenotazione e regolarmente vengono organizzati eventi e percorsi dedicati in base al periodo dell’anno. Per rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti in programma è possibile fare riferimento al sito ufficiale, alla pagina Facebook e a quella Instagram.
L’intera area è attrezzata per consentire l’ingresso e la visita per le persone diversamente abili (sia ipovedenti che su sedia a rotelle) prevedendo un sentiero dedicato e mezzi mobili elettrici per raggiungere i percorsi collinari.
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