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Pangiallo romano: storia e ricetta del dolce capitolino

Pangiallo romano

La storia del pangiallo romano, uno dei dolci natalizi tipici tra i romani, ha origini molto antiche, ma una bontà che ha resistito al passare dei secoli. Per questo vogliamo conoscere non solo la storia di questo dolce tipico romano, ma anche la ricetta per preparare il pangiallo romano e portarlo in tavola in occasione delle prossime festività.

Un dolce di buon auspicio

Il pangiallo, come detto, è un dolce tipico romano, la cui storia ha origini molto profonde. Sembra infatti che la ricetta del pangiallo romano risalga addirittura all’epoca imperiale, quando il pan giallo veniva offerto in segno di buon auspicio. Questo dolce veniva preparato e consumato durante il solstizio d’inverno (il giorno più corto dell’anno) e veniva realizzato proprio per favorire il ritorno del sole.

L’origine del nome

L’origine del nome del pangiallo romano non lascia spazio a dubbi: esso deriva, infatti, dal colore della crosta di questo dolce. In passato si pensava che il colore (e il nome) derivassero dalla farina di mais, ma sono in molti a sostenere che in realtà dipendano dallo zafferano. La ricetta antica del pangiallo romano prevede anche l’utilizzo del pepe nero. Questo ingrediente deve il suo utilizzo alla volontà di onorare la tradizione culinaria dell’Italia centrale.

La storia degli ingredienti

La ricetta del pangiallo romano, uno dei dolci tipici romani, ha conosciuto diverse modifiche. Anticamente gli ingredienti erano pochi e semplici: pane, mandorle, sale, zafferano, pepe nero e zibibbo. Solo a partire dal XIX secolo (come confermato dai ricettari dell’epoca) l’impasto del pangiallo romano conobbe nuovi arrivi come la cannella, i canditi, i garofani e la noce moscata. Come spesso capita nella storia della gastronomia, anche per il pangiallo romano esistono tantissime varianti. Tutte raccontano una storia, specie quelle legate alle tradizioni locali, e tutte mantengono lo straordinario sapore di uno dei dolci natalizi romani più apprezzati. Scopriamo, quindi, come prepararlo.

Come preparare il pangiallo romano

Gli ingredienti

Per la ricetta del pangiallo avremo bisogno dei seguenti ingredienti in queste quantità:

  • 300g di uva (passa o sultanina);
  • 300g di mandorle;
  • 200g di cacao;
  • 200g di farina 00;
  • 200g di nocciole;
  • 200g di noci;
  • 200g di pinoli;
  • 100g di cioccolato grattugiato;
  • 100g di miele;
  • 2 cucchiai di olio (preferibilmente extravergine d’oliva);
  • 1 bustina di zafferano;
  • acqua.

La preparazione di questo dolce natalizio non è molto difficile e richiederà circa quaranta minuti per la preparazione e altrettanti per la cottura.

La ricetta

La prima cosa che dovremo fare per preparare il pangiallo romano è quella di mettere il miele a riscaldare all’interno di un tegame lasciandolo sciogliere a fuoco lieve. Quindi bisogna tritare e mescolare insieme tutti gli ingredienti, aggiungere il miele e mescolare il tutto. Successivamente va versata la farina continuando a mescolare fino a ottenere un impasto denso. Una volta che l’impasto è pronto si possono prendere realizzare i panetti (gli ingredienti sono sufficienti per la realizzazione di quattro panetti). Li disponiamo in un luogo riparato dove lasciarli riposare per un paio d’ore.

A questo punto ci possiamo dedicare alla preparazione della glassa. Prendiamo un piccolo tegame, vi inseriamo i due cucchiai d’olio, la bustina di zafferano, quindi due cucchiai di farina e un po’ d’acqua per sciogliere e amalgamare il tutto. Lasciamo scaldare il tutto fino a quando non si otterrà una pastella (se necessario aggiungere altra acqua nel tegame).

Trascorse le due ore di riposo riprendiamo i panetti, li disponiamo su una teglia, li spennelliamo con la glassa appena preparata e li mettiamo in forno. La cottura deve essere di circa quaranta minuti a 180° fino a quando il panetto non assume una crosticina dorata.

Il pangiallo romano è pronto e non resta che gustarlo e servirlo a tutti i propri cari.

 

Immagine in evidenza: thanks to www.weekendpremium.it

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

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