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Archi di trionfo Roma, le testimonianze della gloria militare

Archi di trionfo Roma
Fonte: turismoroma.it

Roma città di monumenti, chiese, basiliche, campanili, fontane, piazze e anche archi. Quello che in architettura è un elemento curvo che è sospeso su un o spazio vuoto che si dice sia stato inventato proprio dai romani (tanto che si parla di arco romano) è anche diventato il simbolo di monumenti celebri e di grande importanza: gli archi di trionfo.

Gli archi di trionfo

Oggi alcuni di loro sono dei simboli per la città eterna, ma in passato erano il modo con cui si celebrava una vittoria militare. I generali vittoriosi quando tornavano dalle campagne militari passavano sotto di essi per ottenere il tributo durante la parata da parte della popolazione romana e questi archi di trionfo portano impressi i motivi per cui furono costruiti.

Conosciamo tutti l’espansione che ha avuto la dominazione romana specialmente durante l’epoca imperiale, motivo per cui è facile intuire come furono tanti gli archi di trionfo edificati sul suolo della città eterna. Effettivamente ne furono costruiti circa 36, ma quelli sopravvissuti agli eventi della storia sono molti meno. Scopriamo quali sono.

5 archi di trionfo da ammirare a Roma

#1 Arco di Costantino

Arco di Costantino
Fonte: turismoroma.it

È probabilmente l’arco di trionfo più noto di Roma anche considerando la sua posizione (subito accanto al Colosseo). Posto sull’antico percorso del Foro Romano l’Arco di Costantino è il più grande arco di trionfo di quelli rimasti a Roma. I generali romani durante il corteo celebrativo passavano dal Circo Massimo, quindi sotto l’Arco di Costantino per poi raggiungere il Campidoglio (e fare l’offerta al Tempio di Giove) passando per il Foro Romano. L’arco di Costantino fu dedicato nel 315 d.C. per celebrare la vittoria di Costantino contro Massenzio (la battaglia di Ponte Milvio) avvenuta tre anni prima. La particolarità di questo arco? Non ci sono raffigurazioni della battaglia per cui è stato costruito e dedicato. Anche per questo ci sono diverse ipotesi che non riconoscono l’attribuzione a Costantino.

#2 Arco di Tito

Arco di Tito
Fonte: worldhistory.org

All’ingresso del Foro Romano troviamo il secondo arco di trionfo più importante della città: l’arco di Tito. Fu costruito per la morte dell’imperatore avvenuta nell’81 d.C. e fu dedicato a Tito probabilmente da Domiziano, il suo successore. Tra gli aspetti interessanti di quest’arco è che al suo interno è possibile trovare dei rilievi che testimoniano la storia della costruzione del Colosseo finanziata anche con i tesori saccheggiati dal Tempio di Gerusalemme (evento di cui l’arco di Tito dà testimonianza in un apposito rilievo).

#3 Arco di Settimio Severo

Arco di Settimio Severo
Fonte: turismoroma.it

Raggiungendo il Campidoglio è possibile trovare l’arco di Settimio Severo fatto costruire dallo stesso imperatore nel 203 d.C. La costruzione di quest’arco di trionfo si deve alla vittoria sui Parti avvenuta da parte dei romani. L’ingresso trionfale a Roma di Settimio Severo è raffigurato nel piccolo fregio sopra le arcate minori; nei pannelli più grandi, invece, ci sono le raffigurazioni degli eventi principali delle campagne militari condotte contro i parti.

#4 Arco di Giano

Arco di Giano
Fonte: turismoroma.it

Vicino alla Bocca della Verità troviamo l’arco di Giano, all’interno del Foro Boario. Più che un vero e proprio arco di trionfo è un arco a pianta quadrata che presenta quattro arcate ed è il motivo per cui potrebbe aver assunto questa denominazione. Si parla infatti di arco di Giano Quadrifrons (il dio Giano) proprio per la struttura a quattro facce, ma originariamente sembra che fosse dedicato a un imperatore poi sconfitto. Questo arco, così come avvenne per quello di Costantino, fu costruito con materiale proveniente da altri monumenti (pratica diffusa in passato) e dal Medioevo fino al XVIII secolo fu trasformato (così come accadde anche per lo stesso arco di Costantino) in una fortezza da parte di una famiglia romana.

#5 Arco di Druso

Arco di Druso
Fonte: turismoroma.it

Quello che viene chiamato arco di Druso, situato all’inizio dell’Appia Antica e posto all’interno di Porta San Sebastiano nelle mura aureliane, ha un’origine piuttosto incerta. Le ricerche archeologiche, infatti, lo hanno datato al III secolo d.C. ed è di particolare interesse in quanto è il fornice monumentalizzato dell’acquedotto che trasportava l’acqua fino alle Terme di Caracalla anche se probabilmente in origine era un arco di trionfo dedicato a Druso Maggiore, il figliastro dell’imperatore Augusto.

 

Immagine in evidenza: thanks to turismoroma.it

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

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