Se “ogni figlio è bello a mamma sua” (traducendo dal dialetto napoletano il celebre modo di dire “Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja”), quando arrivano conferme di questa bellezza da parte di enti esterni, c’è di che gioire. È il caso di Via dei Coronari, una delle strade centrali della città (tanto che anticamente era percorsa dai fedeli che si recavano in pellegrinaggio a San Pietro), che ha ricevuto un prestigioso riconoscimento. La rivista Architectural Digest (specializzata in arredamento, arte e design) ha l’elenco delle dieci strade più nelle al mondo. E tra queste c’è proprio Via dei Coronari, unica strada italiana a rientrare in questa particolare graduatoria.
Il fascino delle strade
Tutte le strade portano a Roma e spesso si dice che per conoscere meglio una città è preferibile immergersi nelle strade, più che vedere i principali monumenti. Questo discorso, ovviamente, vale anche per Roma, per la sua Via dei Coronari, e per tutte le strade che ne compongono i quartieri e i rioni, soprattutto quelli più antichi e caratteristici.
Origine, storia e curiosità intorno a Via dei Coronari
Il nome Via dei Coronari, come spesso accade quanto si parla del significato dei nomi delle strade (come abbiamo anche visto per le strade consolari), riguarda la tipologia di attività, di banchi e botteghe che erano presenti lungo quel percorso. I coronari, quindi, erano i venditori di “corone religiose” (in modo particolare le corone del rosario) e altri oggetti sacri. Come detto, infatti, era una delle vie più percorse dai fedeli che si recavano in pellegrinaggio dal Papa e andavano in devozione verso la tomba dell’apostolo Pietro.
Via dei Coronari, in realtà, è il nome successivo dato a questa strada. La via è infatti di origine medievale e all’epoca veniva chiamata Via Recta. Il motivo? Era una delle poche strade che, fino a quel momento, attraversavano la città in maniera, appunto, dritta e regolare. Essendo la strada che più velocemente conduceva a San Pietro venne ben presto sfruttata dai venditori di articoli sacri per esercitare il loro commercio e da lì assunse il nome che attualmente la contraddistingue e l’ha resa nota in tutto il mondo per la sua bellezza e particolarità.
Ancora oggi sono presenti alcuni negozi dedicati alla vendita di oggetti sacri, ma è un settore che sta subendo un importante ridimensionamento, motivo per cui questi tipo di attività non è più così prioritario in Via dei Coronari.
Tra le particolarità di Via dei Coronari c’è quella di essere stata, intorno al XVI secolo, divisa in due parti. Si trattava di una convenzione che vedeva Via dei Coronari divisa in Scorticlaria e Immagine di Ponte. Anche in questo caso l’origine dei nomi è molto indicativa delle abitudini dell’epoca. La parte Scorticlaria deve il suo nome al fatto di ospitare molti venditori di cuoio. L’altra parte, Immagine di Ponte, fa riferimento all’edicola sacra (che rappresenta l’Incoronazione della Vergine Maria) che è ancora oggi visibile (anche se poco leggibile) nell’identica collocazione originaria.
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