Ci sono luoghi di Roma che persino i romani stessi pensano di conoscere, ma che in realtà nascondono tantissimi segreti e curiosità. Il Giardino degli Aranci è uno di questi. È uno dei parchi e giardini di Roma noto soprattutto per il suo panorama, tanto da essere uno dei luoghi da fotografare e da cui fotografare il panorama della città eterna. È quotidianamente meta di turisti, curiosi e innamorati che, non solo a San Valentino, scelgono questo luogo per scambiarsi promesse d’amore eterno. Ma perché il Giardino degli Aranci è così suggestivo e affascinante, ma soprattutto quali sono i segreti e le caratteristiche di questo luogo?
Varchiamo la soglia del Giardino degli Aranci scoprendo queste 5 curiosità non sempre del tutto note:
- Il nome;
- L’albero di aranci;
- La storia;
- La visione ottica;
- Orari di ingresso;
Una volta conosciute tutte queste curiosità verrà voglia di visitare il Giardino degli Aranci. Per farlo bisogna recarsi in Piazza Pietro d’Illiria (il piazzale antistante l’ingresso del giardino). Si può arrivare con la macchina (parcheggiando nel piazzale o nelle vie limitrofe), con i bus o anche con la metropolitana, scendendo alla fermata Circo Massimo (Linea B) e proseguendo poi a piedi.
Il nome
Perché questo posto si chiama Giardino degli Aranci? Sicuramente c’entrano gli agrumi, ma non solo per le piante che qui furono collocate per decorare il giardino. Infatti secondo la tradizione qui sorge l’arancio più antico d’Europa (e il primo d’Italia) ed è legato a un miracolo. Siamo nel 1220 e San Domenico (il celebre Domenico di Guzman, fondatore dei Domenicani, l’Ordine dei Predicatori) piantò in questo giardino un albero di arance. Da quel momento si sparse la voce che le arance fossero miracolose ma, a scanso di equivoci, non è possibile coglierle. In realtà questo luogo si chiama Parco Savello dalla famiglia Savelli proprietaria della costruzione di cui il giardino faceva parte. Costruzione andata distrutta e l’unica parte rimasta in piedi è quella del muro di sassi da cui oggi si può accedere al giardino, accanto alla chiesa di Santa Sabina.
L’albero di aranci
Abbiamo capito il perché il Giardino degli Aranci si chiami in questo modo, ma c’è un’altra curiosità da segnalare. L’albero miracoloso di San Domenico, infatti, non è nessuno di quelli presenti nel giardino. La pianta, nata in maniera spontanea dai resti di quella piantata originariamente da San Domenico, è collocata nel chiostro dell’adiacente chiesa di Santa Sabina. Si può vedere attraverso una piccola apertura presente nel muro di recinzione che circonda il chiostro.
La storia
Originariamente il Giardino degli Aranci era parte della fortezza dei Savelli e tale è rimasto per diversi secoli. Dopo la riapertura al pubblico nel 1932 è stato trasformato in un vero e proprio giardino panoramico grazie al lavoro di Raffaele de Vico. I lavori vennero eseguiti per consentire di creare un’altra terrazza panoramica su Roma, dopo quelle del Gianicolo e del Pincio. Il risultato, vedere per credere, è assolutamente straordinario.
La visione ottica
Una delle curiosità più suggestive del Giardino degli Aranci e che spesso viene ignorata perché i visitatori si recano subito sulla terrazza panoramica, è legata a una particolare visione ottica. Bisogna anticipare che il Giardino degli Aranci ha una struttura simmetrica e al centro sorge un viale (intitolato a Nino Manfredi) che conduce alla celebre terrazza. Posizionandosi a metà del viale si potrà intravedere la celebre cupola di San Pietro (non devono esserci persone che affollano la terrazza). Camminando verso la terrazza la visuale si amplierà regalando un effetto visivo meraviglioso, un vero concentrato di emozioni capace di far sussultare il cuore di bellezza per la grandiosità della città di Roma, racchiusa in questo splendido panorama.
Gli orari di ingresso
Il Giardino degli Aranci non è sempre accessibile, nonostante sarebbe davvero romantico potervi sostare in tarda serata. Il giardino è aperto, da ottobre a febbraio, dalle 7 alle 18, mentre da marzo a settembre dalle 7 alle 20 e, infine, da aprile ad agosto dalle 7 alle 21.
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